Amedeo Fago è uomo di cinema. Ma l’amico Scabia, lo nomina con l’appellativo di Ulisse, polutecknes, dalle molte capacità. Identificandolo con il politecnico cui dette vita. Uomo di cinema. Industria, cultura, spettacolo, comunicazione. Ma essendo architetto scenografo, ed in seguito sceneggiatore e regista, espresse al meglio il suo pensiero nel teatro. Inventò, una drammaturgia originale...
Mi riavvicinai al Politecnico nel 1978: la cooperativa teatrale aveva in programma la realizzazione di uno spettacolo in collaborazione con il centro studi per il teatro medievale di Viterbo, diretto da Federico Doglio. “De uxore cerdonis” era il testo in latino che fu messo in scena, con la regia di Giandomenico Curi, in una piazzetta...
Verso le due il corteo del Movimento parte da Termini, sono centomila. Quando sono a Santa Maria Maggiore comincia la battaglia. Gli autonomi sparano, la guerriglia si sparge per tutta Roma. Amedeo Fago viene a casa mia, in Borgo Pio. Dalla radio arriva il racconto degli scontri, il rumore degli spari, delle sirene. C’è il...
All’uscita dalla scuola, l’esperienza comune alla generazione sessantottina o presessantottina era quella di un mutamento radicale che coinvolgeva la figura stessa dell’architetto, la professione scelta. Per chi non andò verso la toeria del’architettura, tra i quali il giovane architetto Amedeo Fago, aveva davanti agli occhi, come situazione italiana, il momento in cui la città si...
Nel 1972 fui interpellato da Emidio Greco ed Ettore Rosboch, rispettivamente regista e produttore del film “L’invenzione di Morel”, per progettare e realizzare il misterioso edificio che, nell’omonimo romanzo di Adolfo Bioy Casares, da cui era stata tratta la sceneggiatura, è chiamato “Museo” ed è collocato in un’isola tropicale non meglio identificata. Avevo letto quel...
Il cinema italiano della seconda metà del XX secolo prende in carico le istanze della modernità e, dal Neorealismo in poi, mostra un’alternativa all’approccio narrativo del cinema classico, fondato su personaggi che agiscono per raggiungere un obiettivo. Se la trasformazione dello spazio in ambiente narrativo contraddistingue tutto l’arco della storia del cinema hollywoodiano classico, il cinema...
Levanto, luglio 2021 Il clima è afoso, il cielo velato da uno strato compatto di nuvole che lascia però passare torridi raggi di sole. Ho preso l’impegno con Ernesto d’Alfonso, di scrivere o descrivere come avvenne, nei lontani anni ’70 del ‘900, il mio passaggio dall’attività di architetto per il cinema a quella di drammaturgo....
Il dibattito in India tra la corrente nehruviana che vedeva nel pensiero tecnico-scientifico e nella cultura metropolitana il percorso di affrancamento per l’India e quella gandhiana che invece promuoveva un pensiero di autosussistenza attraverso l’agricoltura e la microeconomia, promosse l’ideazione di un protocollo per la creazione di cento città di medie-piccole dimensioni per la redistribuzione...
La scienza dell’urbanistica è giovane. La sua applicazione alle realtà dei paesi sottosviluppati lo è ancora di più. L’esperienza dell’India del primo dopoguerra ha mostrato la necessità di nuovi metodi di approccio e che effetti e ripercussioni possono essere differenti da quelli ottenuti in Europa. Alcune importanti strategie sono emerse dai primi anni di sperimentazione...
Mentre prepariamo il numero sul libro di Ariela Rivetta, proporremo qualche testo che documenti le ricerche degli anni ‘60/’70.Di essi, quello che segue, di Niccolò Gaudio segnala, della ricerca teorica di allora, la discussione critica sui modelli, che decreta la fine del modello lineare chiamato da Linch, città della macchina. Non si cerca una trattazione...
Nel rapporto tra taglia e grandezza sta il problema della interdipendenza tra scala e paradigma. Per usare di nuovo una analogia antropometrica, alla grandezza della città, corrisponde una “taglia” sostenuta da una struttura. Col termine scala si è nominata la struttura che sostiene la taglia della grandezza. Al di sopra di una grandezza limite della...
Architettura, storia del presente tra passato e futuro. Una storia per il progetto d’architettura. Per la periodizzazione dei paradigmi di semiologia architettonica. Senza cronaca non c’è storia. Senza giudizio neppure. Nel giudizio sulla cronaca basa la storia. E nel dibattito sul giudizio si maturano scelte strategiche che fanno storia. Qui sta il mio studio della...