6cf75069-b270-44f8-9846-8d01785c23f0_6+Uno+dei+prospetti+del+Centro+delle+Comunicazioni+Yamanashi_+Foto+di+Olimpia+Niglio_+2016+(1)Un incontro per presentare il libro Kenzo Tange. Gli anni della rivoluzione formale 1940/1970 di Giusi Ciotoli e Marco Falsetti, edito da FrancoAngeli Milano.
Intervengono durante la presentazione Marco Biraghi, docente Politecnico di Milano, dipartimento di architettura e studi urbani, Michele Caja, docente Politecnico di Milano, dipartimento di architettura, ingegneria delle costruzione e ambiente costruito, Giusi Ciotoli, arch. Ph.D., autore del libro, Marco Falsetti, arch. Ph.D., autore del libro, Olimpia Niglio, docente Università di Pavia, Permanent visiting Professor Hosei University.

Focalizzandosi sul periodo 1940/1970, il libro delinea una precisa fase della ricerca dell’architetto e urbanista giapponese Kenzo Tange (Osaka, 1913 – Tokyo, 2002): quello della sperimentazione più radicale. Il lettore viene trasportato dalle pianure della Manciuria alle rovine devastate di Hiroshima, rintracciando quella trama di contatti e di stimoli da sempre intessuta con l’Occidente. Contestualizzando l’opera di Tange all’interno delle sue diverse stagioni critiche – dal linguaggio simbolico degli esordi alle pianificazioni “mega- strutturali” degli anni sessanta –, il libro colma pertanto una fondamentale lacuna degli studi sull’architetto avvalendosi inoltre di ridisegni e numerosi e inediti materiali d’archivio, tra cui alcune foto scattate dal Maestro stesso.

 

Triennale Milano 

Public Program 

8 febbraio 2022, ore 18.30 

Presentazione del libro 

Kenzo Tange. Gli anni della rivoluzione formale 1940/1970 di Giusi Ciotoli e  Marco Falsetti 

Con: Marco Biraghi, Michele Caja, Giusi Ciotoli, Marco Falsetti, Olimpia Niglio 

Martedì 8 febbraio 2022, alle ore 18.30, Triennale Milano presenta il libro Kenzo  Tange. Gli anni della rivoluzione formale 1940/1970 di Giusi Ciotoli e Marco  Falsetti, edito da FrancoAngeli Milano.  

Interverranno: Marco Biraghi, Docente Politecnico di Milano, Dipartimento di  Architettura e Studi Urbani, Michele Caja, Docente Politecnico di Milano,  Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito,  Giusi Ciotoli, Arch. Ph.D., autore del libro, Marco Falsetti, Arch. Ph.D., autore del  libro, Olimpia Niglio, Docente Università di Pavia, Facoltà di Ingegneria,  Permanent visiting Professor Hosei University. 

Focalizzandosi sul periodo 1940/1970, il libro delinea un preciso periodo della  ricerca dell’architetto e urbanista giapponese Kenzo Tange (Osaka, 1913 – Tokyo,  2005), quello della sperimentazione più radicale, portando il lettore dalle pianure  della Manciuria alle rovine devastate di Hiroshima, e rintracciando quella trama di  contatti e di stimoli da sempre intessuta con l’Occidente. Contestualizzando  l’opera di Tange all’interno delle sue diverse stagioni critiche – dal linguaggio  simbolico degli esordi alle pianificazioni “megastrutturali” degli anni sessanta –,  il libro colma pertanto una fondamentale lacuna degli studi sull’architetto  avvalendosi inoltre di ridisegni e numerosi e inediti materiali d’archivio, tra cui  alcune foto scattate dal Maestro stesso. 

Sono trascorsi ormai sessant’anni da quando, con la World Design Conference di  Tokyo, ha preso il via una nuova, fondamentale, stagione dell’architettura moderna: solo un anno prima, a Otterlo, l’esperienza trentennale dei CIAM  (Congressi internazionali di architettura moderna) aveva visto la sua brusca  conclusione per mano di una più giovane generazione di architetti. All’interno di  questa koinè, animata da una tensione verso culture “altre”, Kenzo Tange ha  rappresentato “l’altro” in quanto primo architetto non occidentale a occupare un  ruolo guida nella storia dell’architettura. Con la World Design Conference il  mondo ha scoperto l’esistenza di un’architettura moderna sofisticata e radicata  nelle tradizioni del territorio, sicuramente memore dell’esperienza di Le Corbusier ma, al contempo, autonoma. 

Tale architettura si presentava con una forza innata e un notevole grado di  maturità, sensazione questa accresciuta dal fatto che, più o meno  consapevolmente, Tange e i suoi discepoli erano riusciti a rarefare la memoria  dell’esperienza coloniale. Ma Tange non era emerso dal nulla, bensì  rappresentava l’ultima e più compiuta filiazione della ricerca giapponese di  un’architettura moderna, capace di esprimere la sintesi di memoria e  innovazione.  

Kenzo Tange. Gli anni della rivoluzione formale 1940/1970 si è classificato  secondo all’interno della macro-area C Scienze dell’Ingegneria e dell’Architettura  al Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica Giancarlo Dosi 2021 organizzato  dal Consiglio Nazionale delle Ricerche. 

Il Partner Istituzionale Lavazza, l’Institutional Media Partner Clear Channel e il  Technical Partner ATM sostengono Triennale Milano anche per questo progetto. 

Triennale Milano2/2 

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