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Per la città delle Muse. Scatola sonora - macchina visiva

Per la città delle Muse. Scatola sonora – macchina visiva

Ho cominciato così. Esplorando una semiologia architettonica e urbana  somatica e inter-somatica e non linguistica , che procedesse dalle tesi di Dino Formaggio  e coniugasse una esperienza artistica con una riflessione critica  secondo una motivazione etica. Una duplice appartenenza segna il nostro lavoro intellettuale: ai maestri che ci hanno regalato le lettere dell’alfabeto mentale, ed...
MUNARI POLITECNICO

MUNARI POLITECNICO

Isisuf è lieto di invitarvi al Museo del Novecento per: Spazio Mostre MUNARI POLITECNICO Museo del Novecento, Via Marconi 1, Milano   Bruno Munari ha utilizzato l’arte come originaria forma espressiva. Ancora prima della grafica, del design, della pedagogia e dell’editoria, l’arte ha guidato il suo genio creatore. La mostra Munari politecnico è il racconto di un...
Spazio pubblico e rigenerazione urbana nell’abitato informale. Ester Dedé

Spazio pubblico e rigenerazione urbana nell’abitato informale. Ester Dedé

Concentrandosi su una caratteristica che, nonostante il panorama eterogeneo, è comune a molti slum, si vuole osservare non tanto l’edificato dell’abitato informale quanto lo spazio aperto modellato nell’intreccio di strette vie che si insinuano fra le abitazioni abusive. I fenomeni di autocostruzione spontanea avvenuta senza un disegno preciso ma solo per aggiunta e aggregazione di...
ADATTAMENTO. Andrea Vercellotti

ADATTAMENTO. Andrea Vercellotti

Molti fatti urbani e molti spazi della città sono usati oggi per fini diversi da quelli per cui furono concepiti e realizzati. Anche il semplice abitare una casa cambia continuamente, perché mutevole è il rapporto fra i comportamenti e le loro modalità di espressione e figurazione, che si evolvono con l’evolversi dello stile di vita....
DALLA FAVELA AL PATTERN LANGUAGE. Andrea Vercellotti

DALLA FAVELA AL PATTERN LANGUAGE. Andrea Vercellotti

  Nei numeri precedenti ci siamo preposti di cominciare un percorso complesso e delicato di riflessione ed esplorazione all’interno della condizione urbana contemporanea, per capire quale ruolo potesse avere lo sguardo dell’architettura degli interni nell’evoluzione degli spazi di vita. Dai contributi ricevuti è emerso un tema piuttosto preciso: quale rapporto esiste fra il tessuto pianificato...
HABITUS NELLO SPAZIO PUBBLICO: PERSISTENZE/MUTAZIONI. Andrea Vercellotti

HABITUS NELLO SPAZIO PUBBLICO: PERSISTENZE/MUTAZIONI. Andrea Vercellotti

  Abbiamo cominciato la nostra riflessione appartare da una parola chiave,habitus, e da una scala di riferimento, quella piccola, o umana o dell’1:1. Ancor più che il nome della sezione stessa, quell’”interior design” ancora da ri-definire attraverso i contributi di tutti, sono questi i nostri riferimenti. Con questo numero cerchiamo di fare un passo ulteriore...
INTERNO/ESTERNO. A "TWIN-PHENOMENA". Vincenza Farina

INTERNO/ESTERNO. A “TWIN-PHENOMENA”. Vincenza Farina

  Per comprendere l’origine del malessere che affligge lo spazio pubblico contemporaneo può essere utile guardare alle rappresentazioni del progetto per une ville contemporaine di Le Corbusier del 1922. Le architetture delle torri a pianta cruciforme impostate sull’ordine di una gigantesca maglia ortogonale contrastano nettamente con uno sfondo rappresentato ora come un immenso ed indefinito...
INTERNI URBANI DI RECIPROCI ADATTAMENTI. Andrea Vercellotti

INTERNI URBANI DI RECIPROCI ADATTAMENTI. Andrea Vercellotti

  Nella configurazione dello spazio si riconosce lo specifico di una società. Leggere lo spazio significa quindi riconoscere l’habitus proprio di ogni comunità, la competenza di edificare un ambiente differenziato, contestualizzato e articolato alla scala umana, unica in ogni ambito. I luoghi del vivere quotidiano, disposti e attrezzati affinché le nostre azioni abbiano luogo, sono...
A UNA CERTA DISTANZA. Andrea Pertoldeo

A UNA CERTA DISTANZA. Andrea Pertoldeo

  Niente come fare un film costringe a guardare le cose. Lo sguardo di un letterato su un paesaggio può escludere un’infinità di cose ritagliando dal loro insieme solo quelle che emozionano o servono. Lo sguardo di un regista – su quello stesso paesaggio – non può invece non prendere coscienza – quasi elencandole –...
LE MICROSTORIE NEL PIANO STRUTTURALE DI ANVERSA. Michele Vianello intervista Paola Viganò

LE MICROSTORIE NEL PIANO STRUTTURALE DI ANVERSA. Michele Vianello intervista Paola Viganò

  Il piano strutturale di Anversa (2003-2006) di B. Secchi e P. Viganò formula una visione della città composta di sette immagini, che ne ricompongono un quadro volutamente non conclusivo. La ricerca di entrambi questi urbanisti, improntata alla rilettura, scomposizione e ricomposizione delle categorie interpretative della disciplina ha avuto, in questo caso, come uno tra i...