La tesi intende investigare il tema del rapporto tra città e campagna nello specifico caso di un’area a sud di Castelvetrano. Il fenomeno risulta particolarmente evidente lungo la via Selinunte che collega la città alla borgata marinara omonimaattraversando un solido sistema di uliveti secolari.

Lungo questa strada in pochi decenni si è innescata un’urbanizzazione lineare che mette in sequenza interventi anche consistenti che tengono scarsamente in considerazione “l’architettura della campagna” preoccupandosi solo di cercare un attacco diretto alla strada.

Il sistema del mosaico agrario composto dalle tessere degli uliveti ha tuttavia rallentato questo fenomeno di erosione della campagna, costituendo fra l’altro una delle principali fonti economiche per Castelvetrano.

Si è delineata quindi un’area di progetto che si pone a cavallo dell’infrastruttura. La scelta dell’area non vuole essere la ricerca di una condizione particolare ma, un’area in cui si può affrontare e cercare di risolvere il tema generale.

Si è progettato un edificio a sviluppo orizzontale, modulare, che segue la maglia dell’uliveto. L’edificio accoglie due comunità terapeutiche assistite per la cura di malati psichiatrici e prevede anche dei piccoli alloggi per i familiari degli ospiti.


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